«Abbiamo scoperto come la giunta Serracchiani e i vertici di Autovie venete copriranno i costi della Terza corsia. Semplice: non applicando il tanto pubblicizzato “sconto pendolari” a chi deve percorrere la tratta Udine sud – Trieste Lisert». La capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Elena Bianchi, con una battuta, anticipa i contenuti di una interrogazioneche sarà depositata nelle prossime ore.
«“Sconto pendolari” inesistente insomma per chi da Udine Sud deve andare a lavorare a Trieste e viceversa – spiega Bianchi -. L’assurdità di questa decisione, che danneggia molti lavoratori del Friuli Venezia Giulia, si spiega con il metodo di calcolo utilizzato che prende in considerazione i tratti di competenza. In questo caso da Udine sud si dovrebbe arrivare fino a Sistiana, circa 7 chilometri dopo il Lisert. Secondo Google maps da casello a casello ci sono infatti 44.6 chilometri. Un “colpo di genio” – secondo Autovie venete deciso a livello nazionale – che impedisce a molti pendolari di utilizzare questo strumento».
«Abbiamo ricevuto conferma che stanno fioccando i reclami da parte di cittadini arrabbiati. E non poteva essere diversamente – aggiunge la portavoce M5S – visto che gli euro “risparmiati” da Autovie venete non sono pochi. I numeri parlano chiaro. Il tratto in questione, Udine sud – Trieste Lisert, costa 3.90 euro. Se un lavoratore pendolare fa questo tratto due volte al giorno per cinque giorni alla settimana, si arriva a 156 euro al mese. Lo sconto possibile del 20% sarebbe quindi di 31,2 euro al mese. Su base annua (11 mesi effettivamente lavorati) si parla di 343,2 euro che restano ad Autovie venete per ogni singolo automobilista».
«Chiediamo alla giunta regionale di intervenire immediatamente per ovviare a questa incredibile stortura – conclude Bianchi – non sottovalutando la collocazione decentrata del capoluogo regionale».