SCUOLA: STIPENDI IN RITARDO PER CENTINAIA DI DOCENTI PRECARI

«Anche nel Friuli Venezia Giulia sono centinaia i docenti precari della scuola che da mesi stanno attendendo di ricevere lo stipendio. È l’ennesima figuraccia del governo Renzi. È vergognoso che perdano tempo nel rimpallarsi le responsabilità fra ministero del Tesoro, quello dell’istruzione e quello dell’Economia». La portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Eleonora Frattolin, mostra tutta la sua indignazione nei confronti dell’esecutivo nazionale, a guida Partito democratico, incapace di risolvere una volta per tutte questa situazione.

«Stiamo parlando di cittadini che sono sempre al loro posto di lavoro, con la loro professionalità e dignità e che, nonostante uno Stato inadempiente, continuano a pagare le tasse, il canone Rai e il mutuo della casa».

«Prima di Natale – ricorda Frattolin – il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan avevano firmato il decreto che stanziava i fondi necessari per il completamento dei pagamenti relativi alle supplenze degli ultimi mesi del 2015 e per assicurare la regolarità dei pagamenti del 2016. Forse il decreto è andato perduto?».

«Il MoVimento 5 Stelle si sta battendo a tutti i livelli in difesa dei diritti del personale precario tramite interrogazioni e interventi. È una situazione inaccettabile che oltretutto viola palesemente l’art.3 della nostra costituzione vista la disparità di trattamento tra precari e insegnanti di ruolo. Il contratto degli insegnanti precari, a differenza dei colleghi di ruolo, non prevede infatti permessi o ferie retribuiti, permessi per diritto allo studio e il bonus per la formazione dei docenti».

«Come se non bastasse il governo Renzi ha anche pubblicato il bando del concorso per i docenti nel quale si prevede la stabilizzazione a ruolo di un quarto dei precari. Una vera e propria azione di propaganda politica con la quale l’esecutivo nazionale si vanterà di aver stabilizzato i precari. La verità è che tre quarti dei precari continueranno a insegnare come supplenti!».

«Il concorso, inoltre, costerà ben 300 milioni di euro. Un insulto quando non si trovano neppure le risorse economiche per gli stipendi. Non possiamo tacere alla negazione continua dei diritti. Chi lavora deve essere retribuito regolarmente. D’altra parte – conclude Frattolin – le pensioni d’oro, i vitalizi e gli stipendi dei deputati e dei ministri vengono pagati sempre e con grande puntualità!».