“Per mesi Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno fatto credere alle famiglie che i problemi in vista della riapertura delle scuole dopo la prima ondata fossero causa della inadeguatezza del Governo”. Lo rileva il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella. “Basti pensare ai mesi di polemiche assurde sui banchi, dimenticando che gli assembramenti pericolosi non si sono verificati dentro le aule, ma sono avvenuti negli autobus e davanti alle scuole, in entrata e in uscita. Questi affollamenti sono dovuti principalmente al mancato adeugamento del trasporto pubblico locale, di esclusiva competenza regionale, in vista della riapertura dopo le vacanze estive”.
“Oggi assistiamo attoniti alla decisione del presidente Fedriga di riaprire le scuole superiori dopo il 31 di gennaio, e non subito dopo la pausa per le festività. Una decisione – rimarca il consigliere M5S – che dimostra come, anche questa volta, la Regione si sia fatta trovare impreparata. Qualche giorno fa avevano annunciato 120 autobus attraverso una intesa con le imprese di noleggio, accordo che faceva ben sperare in vista della riapertura scolastica del 7 gennaio”.
“Nonostante i proclami dei mesi passati, oggi gli assessori Pizzimenti, Riccardi e Rosolen ci comunicano la decisione di posticipare la riapertura delle scuole superiori, affermando che,
alla luce dei dati, è necessaria una linea di prudenza e quindi di rinvio del ritorno a scuola. Lascia quantomeno perplessi che la loro ‘prudenza’ sia circoscritta alla sola scuola, come se non l’avessimo già sacrificata abbastanza – afferma ancora Capozzella – Non dimentichiamoci che chi oggi si riscopre prudente, poco più di un mese fa contestava la zona arancione e cavalcava in piazza la rabbia e la disperazione, comprensibili, di esercenti e negozianti, barattando la salute con i soldi dei ristori. Per mesi hanno sottovalutato la situazione e oggi a pagarne le conseguenze sono i nostri studenti”.
“Da notare che i presidenti di Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Trentino, Sardegna, Calabria, Umbria e Veneto, dopo una riunione con Salvini, scrivono: ‘Come governatori abbiamo fatto tutto ciò che era necessario in tema di sicurezza per i trasporti in accordo con i prefetti, ma restano molte criticità sul contenimento della pandemia’, nonostante il 23 Dicembre le Regioni abbiano unanimemente firmato l’accordo sulla riapertura il 7 Gennaio – ricorda l’esponente pentastellato –. Sono gli stessi che chiedevano di riaprire discoteche, gli stessi che dicevano che il lockdown natalizio era il furto del Natale ai bambini, gli stessi che sbraitano perché il Governo non ha ancora riaperto gli impianti sciistici”.
“Sembra quasi di assistere nuovamente alla dinamica della cassa integrazione, dove a Roma il centrodestra accusava il Governo di pagarla in ritardo, per poi scoprire che a evadere in ritardo le domande erano le regioni guidate proprio da loro. Di certo – conclude Capozzella – il governo regionale non si è fatto trovare pronto per all’appuntamento della riapertura delle scuole Incompetenza e incapacità o boicottaggio per poter poi continuare a gridare che la colpa è della ministra Azzolina, di Arcuri, di Conte, o magari della Raggi?”.