“Le sentenze vanno rispettate sempre, non solo quando portano benefici alla propria categoria”. Lo rimarca il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, replicando alle dichiarazioni del presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, sulla decisione del Tribunale amministrativo regionale sull’ordinanza della Regione relativa alla riapertura delle scuole superiori.
“È ironico che il presidente parli sostanzialmente di una sentenza che andrebbe oltre le competenze del Tribunale, quando in realtà è lo stesso Agrusti che, riferendosi a un non meglio precisato ‘vulnus costituzionale’, sembra uscire dal seminato di un rappresentante degli industriali” sottolinea il consigliere pentastellato.
“Tuttavia possiamo quasi comprendere che il presidente di Confindustria Alto Adriatico si senta autorizzato a un’uscita di questo genere – conclude Capozzella – visto che la stessa Giunta regionale ha di fatto cercato di aggirare la sentenza, attraverso una seconda ordinanza dai contenuti sostanzialmente identici a quella già oggetto del ricorso accolto dal TAR. Di certo non può passare il messaggio che il Tribunale amministrativo agisce bene quando rigetta il ricorso sui contributi a fondo perduto ma non quando accoglie quello relativo alla scuola”.
“Su queste scelte – aggiunge il consigliere regionale Andrea Ussai – sarebbe opportuno seguire il parere del Comitato tecnico scientifico, favorevole al ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori nella misura del 50% e fino al 75% (come previsto dal Dpcm), piuttosto che affidarsi a qualche industriale che si improvvisa scienziato esperto. Se poi il presidente di Regione del Friuli Venezia Giulia decide diversamente, come affermato proprio dal CTS, se ne assume la responsabilità”.