“Come abbiamo sempre fatto, chiediamo alla politica di realizzare le opere necessarie e non di inseguire sirene che non incantano più nessuno, pensando in primis a valorizzare le infrastrutture esistenti e di risolvere i disagi dei cittadini”. Lo ha affermato ieri sera il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, durante l’incontro organizzato dal Comitato No Tav di Bagnaria Arsa sull’ipotesi di raddoppio della ferrovia Udine – Cervignano.
“È stato un piacere vedere tanta gente presente all’incontro – ha commentato Sergo – a dimostrazione di come i cittadini vogliano essere informati. La nostra operazione di trasparenza non solo è stata apprezzata ma è risultata anche utile perché gli amministratori locali sono venuti a conoscenza del progetto e si stanno già muovendo per chiedere le eventuali modifiche. Mette invece profonda tristezza il fatto di essere stato io a spiegare i contenuti di un progetto depositato nel 2017 in Regione e non gli assessori che si sono succeduti in questi anni. Alla domanda dei cittadini sul perché l’amministrazione regionale non abbia informato nessuno in questi due anni, nessuno ha potuto rispondere”.
Durante la serata il sindaco di Bagnaria Arsa, Cristiano Tiussi (presente così come gli altri primi cittadini maggiormente interessati dall’opera, ovvero Igor Treleani di Santa Maria La Longa e Francesco Martines di Palmanova, oltre all’amministratore unico di Ferrovie Udine Cividale, Maurizio Ionico), di fronte alle rimostranze dei cittadini sulla prevista demolizione di nove edifici, ha garantito che non ci sarà alcun abbattimento, sottolineando inoltre come per realizzare l’opera ci vorranno tempi lunghissimi non essendo ancora finanziata.
“Da quanto emerso durante l’incontro – ha aggiunto Sergo – per questo progetto è stato speso più di 1 milione di euro e già si parla di doverlo modificare. Constatiamo che nessuno dei partecipanti ha saputo dire quanti treni effettivamente passeranno su questa linea e quindi se davvero sia necessario procedere con il raddoppio; intanto si sopprimono le fermate con buona pace dei passeggeri. Secondo lo stesso Ionico, i previsti 32 treni notturni non passeranno mai e questo dimostra che l’attuale linea è più che sufficiente potendo far transitare fino a 36 ‘merci’ al giorno. Se l’obiettivo non è la capacità della linea ma l’eliminazione dei passaggi a livello e l’installazione di barriere antirumore, questi sono interventi che si dovrebbero già realizzare anche sulla tratta esistente, senza lasciare i cittadini nel disagio aspettando di spendere, da quarant’anni, centinaia di milioni di euro”.