Mancano psicologi nell’Area Materno Infantile del Distretto di Udine e i servizi per 400 bambini con diverse disabilità rischiano il blocco. L’allarme è dei consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Andrea Ussai, sulla base di numerose segnalazioni arrivate dalle famiglie che si trovano a fronteggiare la pressochè totale impossibilità di accedere ai percorsi di supporto o, qualora siano già presi in carico, di avere le necessarie valutazioni per ricalibrare il servizio.
“Stando a quanto ci è stato segnalato, il Distretto di Udine, già sottodimensionato rispetto alla mole di lavoro, sarebbe in una vera e propria situazione di emergenza per mancanza di personale – spiegano Sergo e Ussai -. Parliamo di un’area che interessa 160 mila abitanti e di circa 400 bambini che già da mesi non possono fruire di servizi fondamentali per il loro sviluppo. Nonostante le rassicurazioni e un concorso già espletato (la graduatoria è stata stilata a ottobre), ancora non si sa nulla di assunzioni che risultano indispensabili e la cui necessità era nota già da mesi”.
“Infatti, la criticità che salta maggiormente all’occhio è quella relativa alla scuola – sottolineano i consiglieri M5S -. La norma prevede che le equipe di integrazione scolastica si riuniscano almeno due volte all’anno per valutare la situazione e gli eventuali correttivi da apportare nei percorsi dei singoli ragazzi. Ma la carenza di psicologi ha costretto a rinviare a data da destinarsi la riunione di inizio anno scolastico e, senza un intervento immediato, si rischia che questi incontri non si tengano nemmeno una volta durante l’anno, non solo contravvenendo a quanto previsto dalla legge ma, soprattutto, arrecando un grave danno agli studenti”.
“Il problema però non riguarda soltanto la scuola. Le famiglie con bambini disabili devono già fare i conti con liste d’attesa di circa un anno e mezzo per la prima visita valutativa e sappiamo quanto il fattore tempo sia fondamentale in queste circostanze – aggiungono Ussai e Sergo -. La situazione in essere costringe il Distretto di Udine a sospendere i nuovi accessi ai servizi, prendendosi carico soltanto dei casi più gravi”.
“Nella seduta del Consiglio regionale della prossima settimana – concludono gli esponenti pentastellati – interrogheremo su questa vicenda il vicepresidente e assessore Riccardi. Ci auguriamo che ci sia già in atto un’azione per risolvere i problemi e che non si continui a navigare a vista in attesa della nomina del direttore generale. L’integrazione sociosanitaria e il rinforzo del territorio, così sbandierati nella riforma appena illustrata, si raggiungono innanzitutto attraverso un’adeguata dotazione di personale”.