“Avevamo sottolineato in IV Commissione che anche in questo assestamento di bilancio, per il quarto anno di fila, non erano state stanziate le risorse previste nell’analisi economica del Piano Regionale Tutela Acque per far installare le strumentazioni necessarie per ridurre le portate dei pozzi artesiani. Saremo piacevolmente stupiti di vedere lo stanziamento nei prossimi giorni dopo l’ennesima dimenticanza”. Lo rimarca il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.
“La spesa prevista nel 2012 era pari a 5.749.800 euro – ricorda l’esponente M5S -. Secondo l’amministrazione regionale servirebbero 150 euro per le 38.332 le fontane da regolare, da qui la cifra esatta. Molte nel frattempo sono state regolate già dai cittadini, sicuramente più attenti all’ambiente di chi li governa. Il dato stona con quello fornito in questi giorni di 55 mila pozzi a uso domestico”.
“Il tavolo riattivato ieri non è previsto dal Piano Regionale Tutela Acque – continua Sergo – Lo strumento di pianificazione prevedeva infatti che in caso di fallimento del primo tavolo entro il 2019, fosse l’ufficio regionale competente in materia di risorse idriche a stabilire il volume giornaliero massimo prelevabile dal singolo pozzo, senza dover riattivare alcun tavolo. Ma questo non è stato fatto”.
“In realtà ci ha pensato il presidente Fedriga, stabilendo che quel volume sia pari a 200 litri a persona. Anche in questo caso in netto contrasto non solo con il Regio Decreto che norma la materia, ma con le stesse previsioni del piano che assume un indice di fabbisogno pro-capite di 290 litri al giorno. Il tavolo attivato – aggiunge il consigliere – si deve occupare di tutti gli sprechi e non solo delle famiglie, facile bersaglio della politica”.
“Basti pensare che è stata pubblicata in questi giorni una nuova valutazione d’impatto ambientale di una società del Gruppo Bracco, che opera a Torviscosa e che usa l’acqua potabile dei pozzi per le torri di raffreddamento. Secondo le schede tecniche presentate, il progetto prevede l’evaporazione di 78 mc/h e l’utilizzo di 4.600 mc l’ora d’acqua, una quantità pari a quella necessaria al fabbisogno della metà dei cittadini di questa Regione – conclude Sergo -. Attendiamo con trepidazione la dichiarazione di compatibilità ambientale di questi utilizzi, come quella già autorizzata negli ultimi mesi”.