“Le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Noesis e il silenzio di Cafc rappresentano un’ulteriore conferma dei problemi da noi sollevati da tre anni rispetto alla non adeguatezza dell’impianto di depurazione di Lignano Sabbiadoro”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.
“La società che gestisce il depuratore, nel replicare a quanto affermato dall’a.d. di Noesis, Edoardo Insalaco, si è limitata a spiegare le motivazioni (deboli tra l’altro) del mancato appello alla sentenza dello scorso maggio, ma nulla ha detto rispetto alla conformità dell’impianto – sottolinea Sergo -. Ci saremmo aspettati, da Cafc o dalla Regione, quantomeno la solita difesa d’ufficio sul fatto che il depuratore rispetta”+. le norme, ma evidentemente si è capito che è inutile difendere l’indifendibile”.
“Il ritornello sul rispetto delle norme, infatti, è stato ormai troppe volte smontato, visto che dal 2017 a oggi, su 16 visite ispettive di Arpa FVG, 7 hanno riscontrato valori non conformi ai limiti di legge per escherichia coli e non solo, con conseguenti verbali per illecito amministrativo dovuti all’inquinamento del corpo idrico – ricorda il consigliere M5S – Recentemente abbiamo chiesto un accesso agli atti da cui è confermato che per i mesi di giugno, luglio e agosto l’impianto non ha rispettato i limiti di legge imposti dall’autorizzazione regionale”.
“Evidentemente ormai non ci sono più parole, ma rimangono i tanti dubbi su quanto successo in questi anni – conclude Sergo -. Anche gli ultimi verbali che ci sono pervenuti ci hanno lasciati molto perplessi e per questo abbiamo chiesto i dovuti chiarimenti. Inutile interrogare la Giunta Regionale, tempo da perdere non ne abbiamo più”.