“Ci auguriamo che questa volta il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, non guardi al possibile rafforzamento delle restrizioni in Friuli Venezia Giulia come un intervento punitivo, ma come una decisione necessaria, seppure sofferta”. È il richiamo del Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle.
“Oggi – osservano gli esponenti pentastellati – ci ritroviamo in una condizione particolarmente complicata, soprattutto per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto negli ospedali, e non solo nelle terapie intensive, e con una prospettiva di diversi mesi ancora da affrontare prima di assistere a una significativa riduzione dei contagi a seguito dei vaccini”.
“Le restrizioni ‘a fasce’ hanno scongiurato il lockdown generale, come invece accaduto in altri Paesi europei, e il passaggio a novembre della nostra regione in ‘zona arancione’, nonostante le rimostranze del presidente, ha permesso al Friuli Venezia Giulia di avere dei benefici in termini di rallentamento della curva dei contagi e di pressione sulle strutture sanitarie – continuano i consiglieri M5S -. Oggi vediamo come altre Regioni, rimaste in un primo momento ‘gialle’, siano ora costrette ad accettare misure più restrittive”.
“Per questo ci auguriamo che Fedriga non ripeta l’errore di un paio di mesi fa e si comporti in maniera responsabile, non solo sensibilizzando i cittadini sulla necessità di tenere alta l’attenzione ancora per i prossimi mesi, ma anche prevedendo ulteriori restrizioni. È giustissimo pensare all’economia delle nostre aziende, ma è necessario salvare quante più vite possibile. I provvedimenti del Governo non possono tener conto delle caratteristiche dei territori, ecco perché viene lasciata ai presidenti di Regione la possibilità di intervenire. Visti i numeri – concludono i portavoce del MoVimento – chiediamo che lo si faccia, prendendo le distanze da iniziative di disobbedienza che rischiano davvero di rendere inutili tutti gli sforzi fatti nell’ultimo periodo”.