“L’incendio alla Snua è l’ennesima sconfitta di questa Regione e di quel territorio. Per anni una mancata regia regionale non solo ha permesso la costruzione di impianti sovradimensionati per le nostre esigenze ma ha inevitabilmente lasciato in mano ai privati tutta la gestione”. Lo afferma in una nota il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale. “Anche laddove il servizio di raccolta e smaltimento è gestito da società pubbliche, queste appaltano il servizio o conferiscono i rifiuti in impianti di privati che giustamente mirano più a tutelare i propri interessi che quelli dei cittadini”.
“Abbiamo appreso con sgomento che la finanziaria regionale Friulia sia entrata a far parte della società Bioman di Maniago che già detiene il 54% di Snua di Aviano – continuano i consiglieri Cristian Sergo, Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella e Andrea Ussai -. Un’azione che dal punto di vista economico potrà essere sicuramente interessante, ma in contrasto con il ruolo di arbitro che dovrebbe rivestire la Regione in questa partita. Soprattutto se pensiamo al fatto che è lei ad autorizzare gli impianti come avvenuto nel recente ampliamento di Maniago, dove si trattano 315 mila tonnellate di rifiuti quando in tutta la regione ne raccogliamo 150 mila (e dovremmo ridurne la produzione invece che aumentarla). All’interno della società, di cui è stato vicepresidente fino al 2019, ha ancora delle partecipazioni il senatore della Lega Vallardi, mentre tutta Italia è venuta a sapere di come alla società fosse legata anche la deputata Vania Gava tramite un suo collaboratore. Lo stesso, dopo un’indagine di fanpage.it, fu costretto alle dimissioni per non creare imbarazzi ulteriori alla Gava”.
“Gli incendi della Snua sono capitati nell’ottobre 2019 di sabato e nella giornata di ieri. Ora, se non si vuole credere alla natura dolosa degli stessi, quantomeno si può dire che la sicurezza dell’impianto non è adeguata e difficilmente si può pensare che la parte secca non riciclabile (praticamente di tutto) che è andata a fuoco in queste ore non sia dannosa per la salute dei cittadini costretti di nuovo a rimanere tappati in casa – proseguono gli esponenti M5S -. Sabato scorso un impianto simile ha preso fuoco a Montebello, nel vicentino, la società che lo gestisce è la Futura srl recentemente finita sui giornali locali per esser stata da poco venduta da un imprenditore che è finito nel mirino della Procura Antimafia di Napoli. La stessa Futura risulta comproprietaria, con i soci della Bioman, della società Berica Ambiente di Pasian di Prato, insieme alla Cooperativa friulana Idealservice, che a sua volta è all’interno della società Bioman e che ha sede nello stesso indirizzo della Berica Ambiente. Il tutto con la presenza nei vari consigli di amministrazione di Enzo Gasparutti, già presidente di Legacoop FVG e della Idealservice, oggi presidente di Berica Utilya, nonché amministratore delegato di una società che tiene corsi di prevenzione degli incendi nei luoghi di lavoro, il quale siede nel cda della Bioman con il potere di rappresentanza della società in ordine ai piani di sviluppo della Regione Friuli Venezia Giulia”.
“Lo sviluppo della Regione a nostro avviso deve passare dal Consiglio Regionale. Prendiamo atto che la nostra richiesta di convocazione della IV commissione consiliare non è stata minimamente presa in considerazione dall’ufficio di presidenza della stessa che nella stesura del calendario dei lavori per settembre e ottobre non ha trovato un giorno da dedicare alla gestione dei rifiuti regionale – conclude la nota -. Evidentemente non se ne vuole parlare e intanto i rifiuti aumentano, li importiamo anche da altre regioni, le colonne di fumo si alzano, i cittadini stanno chiusi in casa, i bambini non possono giocare all’aperto e le bollette aumentano. Esattamente il contrario di come dovrebbero andare le cose”.