«Quali sono le reali motivazioni che hanno portato alla soppressione del Servizio di Automedica 118 di Udine nel Maggio 2014? Si sono valutati gli eventuali effetti di questa decisione sulla Salute Pubblica?». A chiederlo alla giunta Serracchiani è il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Andrea Ussai che ha presentato un’interrogazione per andare a fondo su questo caso che da anni fa molto discutere.
«Nel 2014 – ricorda Ussai – emerse sulla stampa, a seguito dei dati forniti dall’allora direttore del 118 e dell’Elisoccorso di Ud Dott. Carchietti, che l’Automedica fosse utilizzata anche per interventi non urgenti, e quindi, non di competenza del soccorso territoriale medicalizzato, mettendone in discussione in questo modo l’utilità e l’efficacia. Inoltre venne addotta, sempre dallo stesso direttore, la scusa difficilmente sostenibile del risparmio economico per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine. Paradossalmente infatti la riorganizzazione prevedeva il mantenimento della spesa maggiore in essere (circa 350 mila euro all’anno), legata al servizio medico territoriale (pagato quasi interamente in regime di “libera professione”, già dal 2001), e la sostituzione della vettura adibita ad Automedica prima appaltata alla Croce Rossa e poi alla Ditta Sani.T s.r.l. (costo 13.870 euro al mese) con un’Ambulanza, operativa anch’essa 24 ore su 24 con costo di 20.250 euro al mese. Il risultato finale di questa operazione è stato pertanto un incremento di spesa per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria».
«Oggi il “Piano dell’Emergenza Urgenza del Friuli Venezia Giulia” (DGR n.1674) prevede il ripristino del Servizio di Automedica con personale medico afferente al Dipartimento di Emergenza dell’ospedale di riferimento. Una decisione – aggiunge il portavoce del M5S – che suscita grande stupore, visto che chi ha deciso la soppressione due anni fa, è anche membro della commissione che ha partorito il “Piano dell’Emergenza Urgenza”».
«Altrettanto stupefacenti, in Commissione Sanità, le affermazioni del direttore centrale della Direzione salute Marcolongo che, rispetto all’automedica di Udine, ha dichiarato che “…il medico è stato trasferito dall’auto ed è stata medicalizzata un’ambulanza…” come “…misura contingente per misure di sicurezza” su cui non poteva spingersi oltre! Non c’è che dire – conclude Ussai – proprio un bel modo di intendere la trasparenza! Attendiamo ora la risposta dell’assessore perché sulla soppressione e poi ripristino dell’Automedica del 118 di Udine come M5S vogliamo vederci chiaro!».