Potrebbero essere anche migliaia le persone che rischiano di essere penalizzate economicamente dalla volontà della giunta Serracchiani di armonizzare la Misura attiva di sostegno al reddito (Mia) con il Reddito di inclusione (Rei). Persone che, oltre a dover sopportare i continui ritardi con cui la misura viene erogata, con l’armonizzazione potrebbero vedersi ridotti gli importi stabiliti dalla norma regionale. Bastava accettare la nostra proposta, che garantiva ai beneficiari del Rei di vedersi riconosciuta la differenza, per evitare l’ennesimo schiaffo inferto a chi vive un momento difficile. Purtroppo l’esecutivo regionale ancora una volta ha preferito fare spallucce, voltando le spalle a tanti cittadini del Friuli Venezia Giulia.
Oggi in Aula abbiamo tentato di migliorare il ddl dedicato al coordinamento delle misure di sostegno al reddito ma tutti i nostri tentativi sono stati bocciati dall’aula. Questa Regione sbaglia a delegare una materia così importante allo Stato centrale, sbaglia a ragionare in termini di integrazione. A nostro avviso molti nuclei familiari potranno rimanere vittime di una vera e propria ingiustizia. Fino all’approvazione del Rei del governo Gentiloni avrebbero potuto ricevere 400 euro al mese di sostegno, adesso potranno essere al massimo 372,5 ma dai primi casi analizzati gli importi potranno essere anche inferiori. Non si è voluto nemmeno garantire, per legge, un’equità di trattamento fra fruitori di Mia e Rei. Con l’intervento governativo e le integrazioni votate oggi dalla giunta Serracchiani a tutti questi cittadini saranno riconosciute risorse economiche inferiori.