“La Regione proceda con un percorso di stabilizzazione del personale sanitario come hanno fatto altri”. Lo chiede il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, che ha presentato un’interrogazione sul tema a cui è stata data risposta oggi in aula. “Le affermazioni dell’assessore Riccardi denotano un’azione troppo timida in questo senso, tenuto conto che parliamo di utilizzare norme nazionale di carattere speciale e temporaneo, la cui scadenza è fissata alla fine del 2022”.
“Non è la prima volta che chiediamo un impegno in questo senso all’assessore, ma anche in questa occasione non è stata fatta chiarezza – aggiunge Ussai -. Mentre in Piemonte si è già firmato un accordo tra Regione e organizzazioni sindacali che riguarda 1137 lavoratori e in Liguria si è operato allo stesso modo per circa 600 dipendenti precari, in Friuli Venezia Giulia le Aziende attendono le indicazioni regionali per procedere a ulteriori stabilizzazioni, che l’assessore rimanda al completamento degli esiti di una ricognizione sui possibili numeri, che ci risulta già terminata, e a una definizione dei criteri di priorità, di cui non conosciamo le tempistiche”.
“Per quanto concerne gli OSSc (operatori socio sanitari con formazione complementari), dovremmo partire dalla valorizzazione professionale e economica degli attuali dipendenti, che al momento manca – sottolinea l’esponente pentastellato -. L’attivazione di nuovi corsi, annunciata da Riccardi, non può essere la risposta alla carenza di infermieri, a cui gli OSSc non possono sostituirsi, operando sotto la loro supervisione”.
“Dallo scorso ottobre – rimarca Ussai – attendiamo un’audizione nella competente Commissione consiliare per affrontare con i sindacati il tema della carenza di personale in sanità. Le risposte parziali e frammentarie che riceviamo alle nostre continue sollecitazioni non bastano”.