«È quasi sicuro che le associazioni ambientaliste chiedano la sospensione della caccia nel Friuli Venezia Giulia attraverso un ricorso al Tar. Negli anni scorsi questo si è già verificato in Piemonte, Toscana e Liguria a causa della mancanza di un Piano faunistico regionale o della sua riformulazione alla naturale scadenza quinquennale. Piano che risulta essere fermo anche nella nostra regione nonostante sia previsto dalla legge». A intervenire è la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Ilaria Dal Zovo che ha presentato una interrogazione per sapere le intenzioni dell’esecutivo regionale sull’iter procedurale dell’adozione del Piano faunistico regionale.
«Vogliamo sapere dalla giunta Serracchiani se è vero che il piano era pronto già nel 2005 con l’esborso da parte della Regione di alcune centinaia di migliaia di euro – soldi dei cittadini – per gli onorari dei tecnici faunistici esterni che erano stati impegnati in questo lavoro – chiede Dal Zovo -. Vorremmo inoltre capire se l’esecutivo regionale intenda finalmente dotarsi di questo strumento per ripristinare gli standard minimi di vigilanza sulla fauna e sul bracconaggio, dando attuazione a quanto previsto dalla legge Regionale n. 6/2008. Provvedimento – precisa la portavoce M5S – che per entrare in vigore, molto probabilmente, necessiterebbe di una delibera di giunta visto che le consultazioni sono terminate».
«Tutti hanno potuto leggere sulla stampa che la posizione di chiedere il fermo della stagione venatoria è comune ad ambientalisti, cacciatori e a tre sindacati rappresentativi. Ciò sta a testimoniare quanto sia importante l’adozione del Piano. Sono soggetti – precisa Dal Zovo – che di solito non si trovano d’accordo, ma in questo caso hanno deciso di agire insieme riconoscendo che questa decisione rappresenterebbe una tutela sia per tutte le parti in campo sia per la fauna della regione».
«A questo punto vogliamo sapere chi, all’interno della giunta Serracchiani, stia frenando l’adozione del Piano. Come mai dal 1992 ad oggi la Regione non ha legiferato per adeguarsi alla normativa nazionale? Come mai la normativa regionale non è stata ancora modificata come richiesto da una sentenza della Corte costituzionale?» chiede la consigliera M5S. «Crediamo che queste siano domande lecite. Una volta per tutte vogliamo chiarezza. Ora aspettiamo di vedere se l’attuale l’assessore Panontin, che da poco ha assunto la delega sulla caccia, sarà in grado di ultimare l’iter e soprattutto – conclude Dal Zovo – di sanare gli obbrobri normativi presenti nel Friuli Venezia Giulia con quella che a parole dovrebbe essere una riforma organica sull’argomento».