Anche dal Friuli Venezia Giulia partiranno i pullman organizzati dal Comitato Stop TTIP di Udine, per raggiungere Roma dove sabato si terrà la grandemanifestazione per fermare il trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico. «Fintanto che l’intento dichiarato è quello di abbattere dazi e dogane tra Europa e Stati Uniti rendendo il commercio più fluido e penetrante tra le due sponde dell’oceano, possiamo anche accettarlo, ma se c’è la volontà di modificare le cosiddette “barriere non tariffarie” come gli standard per la sicurezza, noi siamo contrari. Da un anno e mezzo chiediamo che venga convocata la II Commissione per affrontare anche in Consiglio regionale il caso TTIP. Finora le nostre richieste sono rimaste lettera morta. Speriamo che la manifestazione di sabato possa smuovere qualcosa anche nel Friuli Venezia Giulia». La denuncia è di Cristian Sergo, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale.
«Negoziato in assoluto segreto tra Unione europea e Stati Uniti, questo trattato – spiega Sergo – punta a dare vita a un mercato interno comune per Ue e Usa. Ciò che si vuole evitare è che le sue regole siano imposte da grandi gruppi economici a danno delle PMI che sono l’asse portante della nostra economia, prevaricando gli stessi organi politici locali. Di fatto, con l’introduzione del TTIP così come viene discusso ora, i singoli governi, benché eletti democraticamente, rischiano di non poter più dettare le priorità in una materia così importante come il commercio».
«E’ stato necessario l’intervento di Greepeace per leggere 248 pagine di questo trattato, rivelando ciò che da due anni sosteniamo anche in Regione.Gli Stati Uniti puntano a superare il principio di precauzione su cui si basa la normativa europea. In Europa prima di poter commercializzare un prodotto un’azienda deve provare scientificamente che non sia nocivo, in America è il contrario, prima si commercializza il prodotto e solo se qualcuno riesce a provare scientificamente che sia nocivo lo si può ritirare dal mercato. Il problema è il tempo che passa, prima di poter affermare con certezza che il prodotto sia pericoloso o meno. Questo è un tema ma i rischi dietro l’angolo sono molteplici».
«Non vogliamo che il TTIP produca effetti devastanti sulla vita di milioni di cittadini. Tutti i settori della nostra vita come cibo, farmaci, energia, chimica, scuola, sanità, acqua, previdenza e pensioni finirebbero per essere esposti a ulteriori privatizzazioni. Tutti questi settori rischiano di essere acquisiti da imprese e gruppi economico-finanziari sempre più aggressivi, più attrezzati e più competitivi. In uno scenario di questo tipo potrebbero essere spazzate via le poche misure protettive che ci sono rimaste, come i contratti di lavoro, le misure di salvaguardia o la protezione sociale o ambientale. Per tutte queste ragioni anche in Friuli Venezia Giulia il MoVimento 5 Stelle si sta battendo per fare luce e informazione sul TTIP. E chi volesse partecipare alla manifestazione di Roma – conclude Sergo – può contattare noi o la referente del Comitato Stop TTIP di Udine Emilia Accomando».
Informazioni:
Comitato Stop TTIP di Udine
Emilia Accomando
tel. 0432 1598865/328 3399870
Gruppo del MoVimento 5 Stelle
Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia
tel. 040 3773334