“Abbiamo sempre nutrito forti perplessità rispetto alla costruzione della strada che collega Prato Carnico a Sappada, e le frane che si sono verificate danno ragione a noi e a chi si spende per la tutela della nostra montagna e dei suoi abitanti”.
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, intervenuta durante la seduta della IV Commissione nella quale si è tenuta l’audizione in merito al progetto per la costruzione della strada camionabile che dovrebbe collegare Sappada e Prato Carnico.
“Parliamo di un tratto stradale – prosegue Capozzi – che presenta una pericolosità intrinseca, a cui è stata aggiunta una rischiosità indotta dalla costruzione stessa. Ci troviamo di fronte l’ennesima opera contestata dalle comunità locali, contestata da esperti, creata quasi per un paradosso in un’area con pericolosità P4 (molto elevata)”.
“Molti gli interrogativi sull’utilità di quest’opera – sottolinea la pentastellata -, il cui progetto a nostro avviso dovrebbe essere abbandonato e che rischia di diventare una voragine mangia-soldi, non solo per la sua costruzione, ma anche per la sua manutenzione”.
“A chi realizza queste opere – incalza la consigliera – piace buttare soldi, in questo caso fondi europei e regionali, che potevano essere risparmiati se solo fossero stati ascoltati i portatori di interesse prima della progettazione”.
“Torniamo a ribadire – conclude Capozzi – che tale risparmio ci sarebbe sicuramente stato se si fosse introdotto il dibattito pubblico da noi già più volte richiesto e che per una scelta politica si disdegna, ribadendo che le amministrazioni ormai sono poco inclini al confronto: questo a volte permette di creare opere inutili e contestate sul nostro territorio”.