“Negli ultimi mesi abbiamo lavorato incessantemente per verificare lo stato dell’arte dei CPI regionali e mandare a Roma in tempo reale tutte le informazioni necessarie al miglioramento della riforma”. Mauro Capozzella, consigliere regionale M5S, non ci sta e ribatte alle critiche dell’assessore Rosolen. “Io e l’onorevole Sut abbiamo visitato tutti i Centri perl’impiego della regione e un mese fa in conferenza stampa abbiamo presentato un dettagliato report di quanto sia stato fatto e di quanto però in FVG ci sia ancora da fare. Un plauso è stato riservato sicuramente agli operatori e ai direttori regionali e dei centri, svolgono ogni giorno con risorse limitate un lavoro egregio, e credo che a loro 46 unità di personale in più non possano che essere d’aiuto”.
“Trovo inutile e strumentale da parte dell’assessore la critica riservata sia al Ministro Di Maio che alle nuove figure professionali dei navigator, necessarie vista la cronica carenza di personale, non certo imputabile al Movimento che per la prima volta ci ha messo mano – prosegue Capozzella -. Tra l’altro mi preme sottolineare che i navigator hanno un alto profilo curriculare, sono passati a un concorso nient’affatto facile, e certamente non vanno sminuiti per aver accettato un lavoro a termine, cosa che non li rende meno preparati, ma dimostra la situazione estremamente difficile del lavoro in Italia. È il caso di smetterla di sottolineare il loro precariato, lo trovo offensivo e inutile”.
“Benvenuti quindi – conclude Capozzella – a questi nuovi professionisti, che certamente porteranno nuova linfa ed entusiasmo in un comparto molto impattato, per le tematiche che tratta, dal bournout. Spero che la stessa accoglienza venga loro riservata anche dall’assessore; quanto agli operatoti non ho dubbi, avendoli conosciuti, che li integreranno al meglio. Quanto alle continue sottolineature di un presunto flop del Reddito di cittadinanza sulla stampa locale, ci sarebbero da dire due cose: la prima è che gli importi percepiti sono calcolati dall’Inps in base a quanto già erogato attraverso altri contributi, fino ad arrivare a 780 euro. Non credo che dare una letta al decreto possa far male a meno che non si sia manifestamente in cattiva fede. In secondo luogo, se in Friuli Venezia Giulia ci sono poche domande significa che forse la situazione occupazionale e sociale non è drammatica come in altre regioni italiane, e questo dovrebbe essere fonte di soddisfazione non di critica”.