“Come possa passare per una vittoria una mozione sui caregiver familiari che ha raccolto forti perplessità dal Coordinamento regionale delle associazioni che si occupano di Alzheimer, e che alla fine è stata ritirata, è un mistero della politica che si può spiegare solamente con la propaganda e con le passerelle elettorali di qualche ministro amico”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, all’indomani della discussione sul testo presentato dalla Lega sull’istituzione di un ‘reddito di assistenza’ a favore dei prestatori di cura familiari.
“Fa piacere che i colleghi leghisti se ne occupino dopo anni di immobilismo del centrodestra sul tema disabilità – ricorda Ussai -. Ci sono due proposte di legge sui caregiver depositate delle opposizioni nel 2020 che ancora aspettano di essere discusse, oltre alla mancata calendarizzazione delle audizioni di associazioni che si occupano di disabilità fatta dal M5S a giugno 2021 per discutere di vita indipendente, ‘polo unico della disabilità’ e revisione della legge regionale che si occupa dell’integrazione dei servizi e degli interventi sociali e sanitari a favore delle persone con disabilità”.
“A chiedere una normativa organica in materia non sono soltanto le forze di opposizione, ma anche il Coordinamento Associazioni Alzheimer FVG, che sulla mozione discussa ieri ha espresso ‘forti perplessità’ sulla previsione di un ‘semplice stanziamento economico, peraltro svincolato dall’Isee, sotto forma di reddito di assistenza. Chi vive quotidianamente a contatto con i caregiver e i loro familiari fragili – conclude il consigliere pentastellato – chiede il potenziamento della rete di servizi, non una mera ripartizione di fondi statali”.