“Una misura saggia e utile ai cittadini sulla quale, tuttavia, è stata messa in atto una campagna denigratoria. I dati, se letti e interpretati in maniera corretta, dicono infatti l’esatto contrario di quanto si vuole far credere: non lo sosteniamo solo noi del M5S, ma anche tante altre voci trasversali, autorevoli e competenti”.
Lo mette in evidenza, in una nota stampa, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) prendendo la parola sul delicato tema del Superbonus 110%, tornato agli onori delle cronache alla luce di uno studio condotto dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea).
“Il report in questione – prosegue Capozzi -, confrontando i dati di fine 2023 con quelli del settembre scorso (quasi 120 miliardi di euro complessivi finanziati, 600 milioni nel solo Friuli Venezia Giulia nei primi nove mesi di quest’anno, ma relativi quasi tutti a cantieri chiusi già nel corso dell’anno precedente), ha infatti evidenziato un autentico crollo delle attività edili, considerando che sulla detrazione è calata da tempo la scure del Governo che aveva ridotto il bonus dal 110% al 70%. Nella nostra Regione, peraltro, ha portato centinaia di milioni di euro per le case Ater, enti di cui la politica regionale pare interessarsi solo per le nomine”.
“Associandomi a quanto già espresso dal nostro deputato Agostino Santillo, vicepresidente del M5S alla Camera ma, soprattutto, ingegnere civile e autore di saggi tematici, il provvedimento voluto da Roma – aggiunge l’esponente pentastellata – evidenzia la totale mancanza di un piano preciso da parte del Governo che, in tal modo, abbandona i cittadini al loro destino, provocando loro un evidente danno”.
“L’imposta voluta dall’Esecutivo Meloni e resa operativa dall’Agenzia delle entrate – precisa la consigliera delle Opposizioni – vanifica la filosofia di un provvedimento che mirava a rendere meno inquinanti gli immobili, garantendo loro anche una maggiore efficienza (come certificato dalla stessa Enea) e, al tempo stesso, consentendo ai cittadini concreti risparmi in bolletta”.
“Giusto, invece, ostacolare la speculazione sulla vendita di immobili ristrutturati, introducendo disincentivi fiscali per contrastare tali operazioni. Ci domandiamo anche come si possa pensare di aiutare i cittadini a efficientare le loro case e ad abbattere i costi in bolletta – conclude Capozzi – senza passare attraverso i benefici di un Superbonus cancellato da un Centrodestra che, in passato, lo aveva invece sostenuto. Su questo, il Governo conferma di non avere alcun progetto valido”.