Tagliamento, Capozzi: No opere impattanti, prevalga tema sicurezza

“Il fiume Tagliamento rappresenta un unicum in Europa: il concetto è stato ribadito anche dalla comunità scientifica presente in Consiglio regionale nel corso dell’audizione odierna. La sicurezza dei cittadini è fuori discussione, ma restiamo convinti che si debba preservare soprattutto la naturalità del fiume, scongiurando opere impattanti che non si rivelano risolutive né, tantomeno, rispettose dell’ambiente”.

Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Maria Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), intervenendo al termine dei lavori della IV Commissione consiliare, incentrati sul delicato tema legato alle opere da realizzare sul Tagliamento attraverso ipotesi e progetti per la sicurezza idraulica lungo il corso d’acqua espresse direttamente dalle voci degli stakeholders.

“Ormai è chiaro a tutti – aggiunge l’esponente pentastellata – come l’opera approvata nel mese di aprile sia soltanto un espediente per ottenere i contributi destinati alla messa in sicurezza del fiume e, grazie a quelli, costruire un ponte-traversa utile alla viabilità e non certo a salvare qualcuno”.

“L’assessore regionale – precisa Capozzi – sostiene che non si tratta di una diga. Tuttavia, che la si chiami traversa, diga oppure ponte-traversa, la sostanza cambia ben poco. Resta comunque un’opera impattante. Inoltre, il rappresentante dell’Esecutivo parla addirittura di barricate ideologiche e di malafede: in questi mesi, invece, abbiamo assistito a una Giunta persa nella confusione progettuale più totale. Chi ha cambiato tre volte idea in meno di un anno, quindi, non sono né i cittadini, né tantomeno i movimenti politici come il nostro che ha chiesto solo chiarezza, esprimendo l’auspicio di rispettare quanto affermato da oltre 400 scienziati a conforto della nostra posizione”.

“Questa Giunta – sottolinea infine la rappresentante del M5S – ha avuto l’abilità di dividere i territori e anche oggi ne abbiamo avuto la dimostrazione. Attraverso il dibattito pubblico da noi invocato più volte, inoltre, si sarebbe potuta evitare quella contrapposizione tra Comuni cui abbiamo purtroppo assistito in aula. In attesa di capire cosa ne sarà del nostro fiume (giacché, nonostante le otto ore di audizioni, nessuno può ancora saperlo), attendiamo sempre di ricevere una risposta – conclude Capozzi – all’interrogazione tematica da noi depositata in maggio che, già allora, avrebbe chiarito molti passaggi di questa incresciosa vicenda”.