“A distanza di tre mesi la Giunta regionale cambia idea, prima sostiene la realizzazione di una traversa laminante adiacente al ponte di Dignano, ora si rende conto di aver approvato qualcosa di impresentabile e parla di un ponte traversa”.
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosaria Capozzi, prima firmataria della mozione con cui è stato richiesto il ritiro della delibera 530 dell’11 aprile 2024, che ricorda agli assessori Scoccimarro e Amirante che “sono stati loro ad approvare le modifiche al Piano di gestione rischio alluvioni per il Tagliamento in cui è prevista un’opera adiacente al ponte di Dignano”.
“Constatiamo con piacere – prosegue Capozzi – che gli assessori Scoccimarro e Amirante ci diano ragione ritenendo che quanto da loro approvato (anzi solo dall’assessore Scoccimarro perché in quella seduta l’assessore Amirante era assente) non è un’opera da realizzarsi. Intanto abbiamo capito che non avremo una traversa adiacente al ponte di Dignano, per cui ribadiamo la richiesta di ritiro dell’atto di Giunta con cui è stata approvata e ribadiamo anche la necessità di una valutazione ambientale strategica del Piano che la prevede”.
“Questo però – conclude la pentastellata – non cambia di molto la situazione perché ora, paradossalmente, i due assessori dovranno convincere la comunità scientifica che sia necessaria una nuova traversa sul Tagliamento, perché finora da professori e studiosi abbiamo sentito solo pareri contrari alle opere di sbarramento per contenere il rischio idraulico, consci che la sicurezza dei cittadini può essere perseguita con interventi ecosostenibili non necessariamente impattanti”.