Con il ridimensionamento estivo dei collegamenti ferroviari che interessano la Bassa Friulana siamo di fronte all’ennesima fuga in avanti di Trenitalia per quanto riguarda il trasporto ferroviario del Friuli Venezia Giulia. Forse stanno mettendo in campo la strategia del poliziotto buono e del poliziotto cattivo. È evidente che Trenitalia stia vestendo i panni del poliziotto cattivo, proponendo al nostro territorio cose irricevibili. Poi arrivano Debora Serracchiani e i suoi assessori vestiti da poliziotti buoni, pronti a sistemare i problemi nella speranza di passare da “salvatori della Patria” con a cuore gli interessi dei cittadini. Se è una commedia non fa ridere!
Oppure siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di inutilità di questa giunta regionale e della responsabile Infrastrutture del Partito democratico che governa questa regione da quattro anni e l’Italia da quasi sei.
È inconcepibile questa sudditanza quando Trenitalia incassa 40 milioni di euro l’anno per gestire i viaggi dei nostri lavoratori pendolari e dei turisti. Allo stesso tempo è assurdo tagliare corse e avere dodici treni nuovi di cui quattro a fare le prove da qualche parte nel mondo senza che si abbia notizia circa l’ennesimo ritardo con cui verranno consegnati e le penali che dovrebbero esser contestate. Un’assurdità che però fa capire bene come tra le parti non ci sia né dialogo né rispetto.
Ci auguriamo che si possa trovare una soluzione anche perché per il raddoppio della Udine-Cervignano la giunta Serracchiani ha firmato la triplicazione dei costi (da 170 a 541 milioni euro) e oggi veniamo a scoprire che la linea non è di alcun interesse per il gestore.
Se questo significa esser utili per la Regione…