TAV VENEZIA – TRIESTE: 23KM DI GALLERIE NEL CARSO PER GUADAGNARE APPENA 14 MINUTI CHE COSTERÀ OLTRE 100 MILIONI PER MINUTO GUADAGNATO

Operazione verità del MoVimento 5 Stelle del Friuli Venezia Giulia in merito alla “Nuova Linea Alta Velocità (TAV) Venezia – Trieste”. Oggi a Trieste si è tenuta infatti una conferenza stampa alla quale hanno preso parte i portavoce del M5S Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo (Consiglio regionale), Paolo Menis (Consiglio comunale Trieste), Marco Zullo (Parlamento europeo), Loredana Pozzatello (Consiglio comunale Latisana), Manuela Botteghi (Consiglio comunale Gorizia) e le candidate sindaco del MoVimento 5 Stelle a Ronchi dei Legionari e a Monfalcone Lorena Casasola ed Elisabetta Maccarini.

«Grazie all’intervento della deputata del MoVimento 5 Stelle Arianna Spessotto – ha spiegato Cristian Sergo – siamo riusciti a leggere lo studio preliminare di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) intitolato “Potenziamento Venezia – Trieste” redatto a fine luglio 2016, quindi ben tre mesi dopo la bocciatura della Commissione Tecnica di Valutazione di Impatto Ambientale al progetto proposto nel 2010. Nonostante questo parere negativo, RFI continua quindi a presentare carte e progetti in cui si parla di una nuova linea tra Ronchi e Aurisina che terrà conto di quanto già sviluppato nell’ambito del progetto “Nuova Linea Alta Velocità Alta Capacità Ronchi dei Legionari – Trieste”, ovvero la realizzazione di ben 22,7 km di gallerie nel Carso. Il costo previsto per queste opere – ha ribadito il portavoce del M5S – è di 1,8 miliardi di euro, nonostante nel contratto di programma 2012-2016 ne risultino stanziati solo 50, come già ricordavamo a fine maggio e non le centinaia di milioni di euro annunciati dal ministro Del Rio in campagna elettorale. I soldi stanziati serviranno, un’altra volta, solo a sostenere il progetto preliminare, per il quale RFI ha già richiesto 40 milioni di euro».

«La presidente Serracchiani deve fare chiarezza una volta per tutte in merito al destino del Carso triestino e a quello delle risorse pubbliche previste per quest’opera – ha attaccato Sergo -. Sempre in maggio Del Rio e Serracchiani nei loro comunicati lasciavano intendere che le opere di potenziamento sarebbero costate 1,8 miliardi. Conoscevano quindi il progetto di RFI che prevede le gallerie nel Carso e non si sono mai opposti. A dirlo è la stessa RFI che nel documento di luglio sostiene che questi progetti hanno già avuto la condivisione delle Regioni interessate. Ora chiediamo alla presidente Serracchiani e all’assessore Santoro di smentire ufficialmente che saranno realizzate delle gallerie nel Carso e che si spenderanno quasi 2 miliardi di euro per ottenere risultati risibili dal punto di vista della velocizzazione (14 minuti con un costo di oltre 100 milioni di euro per minuto “guadagnato”)».

«Bisogna invece risolvere le criticità tuttora presenti lungo le nostre infrastrutture ferroviarie, interventi individuati già tre anni fa dall’allora commissario straordinario Bortolo Mainardi, il quale aveva annunciato opere a impatto zero dal costo di circa 800 milioni di euro. La Regione ha avuto tre anni di tempo per dire a RFI questo progetto non poteva essere accettato. Se lo ha fatto, è evidente che questa “dichiarazione di contrarietà” deve essere stata ben poco chiara se RFI prevede ancora di bucare il Carso, non prendendo in considerazione il punto di vista di chi governa il Friuli Venezia Giulia. Se invece questa comunicazione non è mai arrivata ai vertici di Rete Ferroviaria Italiana e la giunta Serracchiani non è si è mai chiesta a cosa servivano i 1.800 milioni di euro, per l’esecutivo regionale – ha ribadito con forza il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle – è giunto il momento di fare le valigie».

«Risibile poi la replica della giunta Serracchiani spedita ai media nel pomeriggio. Non devono prendersela con il M5S che tenta di fare chiarezza in questa vicenda ma, semmai, con RFI che porta avanti progetti ai quali – a parole – nessuno crede più. Progetti che RFI afferma, nero su bianco, di aver già condiviso con la Regione Fvg».

«In sede di discussione delle legge sulla tutela del patrimonio speleologico, già in commissione avevamo definito l’articolo dedicato alle deroghe un articolo “pro-Tav”, che lascia la porta aperta alla realizzazione di opere fortemente impattanti sul territorio – ha detto Ilaria dal Zovo -. Una cosa assurda per una legge che dovrebbe tutelare il territorio dal punto di vista geologico e speleologico. Inoltre, appena una settimana fa abbiamo presentato un preciso ordine del giorno alla giunta Serracchiani chiedendo che per salvaguardare il territorio del Friuli Venezia Giulia ci si opponesse, in particolare, alle grandi infrastrutture. L’ordine del giorno – purtroppo – è stato bocciato!».
Netta la contrarietà all’opera da parte degli altri portavoce del MoVimento 5 Stelle presenti alla conferenza stampa. «Questo progetto ci tocca in modo particolarmente invasivo – ha aggiunto la portavoce del M5S di Latisana Loredana Pozzatello -. A Latisana, nel silenzio generale dell’amministrazione locale, RFI prevede la realizzazione di una nuova linea e di una nuova stazione a 4 binari (il famoso quadruplicamento?). La popolazione è al corrente di questo progetto? A breve – ha annunciato Pozzatello – depositeremo una interrogazione in Consiglio comunale per chiedere al sindaco se sia a conoscenza di questo progetto».

«A Trieste è dal 2011 che mettiamo in evidenza le criticità di questo progetto che, solo per i quasi 23 chilometri in galleria, è da considerarsi assurdo – ha affermato Paolo Menis, portavoce del M5S in Consiglio comunale a Trieste -. Noi crediamo fermamente nel trasporto ferroviario, ma ci sono evidenti limiti ambientali ed economici che non si possono oltrepassare. Distruggere il Carso per guadagnare qualche minuto è delirante. Ci opporremo in tutti i modi a quest’opera».

«Sul Carso puntiamo tutti quanti come risorsa, sia per gli aspetti paesaggistici che sui possibili risvolti turistici che un’area unica nel suo genere può offrire» hanno enfatizzato le due candidate del M5S di Ronchi e Monfalcone Lorena Casasola ed Elisabetta Maccarini, mentre la portavoce di Gorizia Manuela Botteghi ha rimarcato l’impatto regionale che un’opera di questo tipo avrebbe su tutto il Friuli Venezia Giulia.

«Anche in Europa – ha concluso l’europarlamentare del M5S Marco Zullo – è dominante una visione che mette al centro queste opere, intese come strumenti per attraversare territori percepiti sempre come degli ostacoli. Noi ci opponiamo a questa visione. Noi del MoVimento 5 Stelle crediamo nella mobilità sostenibile e nel potenziamento della Venezia – Trieste che va nella direzione della sicurezza e del valore aggiunto che questa linea può dare a tutto il territorio».