“I numeri relativi all’occupazione dei posti di terapie intensiva in Friuli Venezia Giulia sono impietosi tanto da far pensare che i piani delle varie aziende siano completamente saltati, non sappiamo cosa questo stia comportando, ma leggendo i dati la situazione è preoccupante”. Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.
“Secondo i dati forniti dall’assessore Riccardi una settimana fa, rispondendo a una nostra interrogazione, i posti letto di terapia intensiva dedicati ai pazienti Covid in Friuli Venezia Giulia al 3 novembre erano 46 (di cui 39 occupati), al 14 novembre 50 (45 occupati) e al 23 novembre 59 (di cui 55 occupati) – ricorda Sergo -. Ieri i posti occupati erano 62 e il reparto di Udine è completamente saturo da un mese ormai”.
“I numeri suggeriscono che la situazione sarebbe stata fortemente sottovalutata: basti pensare che con un incremento giornaliero di sette pazienti nelle terapie intensive, come quello registrato ieri (da 55 a 62), nelle giornate del 14 e del 23 novembre ci saremmo trovati senza posti disponibili in tutto il Friuli Venezia Giulia. Per attivarli – prosegue il consigliere mMS – il vicegovernatore ha dichiarato che servono dalle 24 alle 48 ore”.
“A tutto questo – conclude Sergo – si aggiungano le affermazioni dei Dirigenti Medici del Pronto Soccorso e della Medicina d’Urgenza dell’ospedale friulano, contenute in una lettera inviata qualche giorno fa, secondo i quali la mancanza di posti letto per pazienti ad elevata intensità di cura ha trasformato l’Area Covid del pronto soccorso in una terapia semi-intensiva, arrivando fino a ventilare in maniera non invasiva 10-12 pazienti contemporaneamente, in condizioni di altissimo rischio infettivo per pazienti e operatori. Un’altra missiva, dopo quella inviata al presidente da 350 anestesisti e rianimatori, che siamo sicuri Fedriga voglia considerare come seria”.