Trasparenza a Muggia, M5S: «Bisogna rendere pubbliche le videoregistrazioni sia del Consiglio che delle commissioni»
I partiti negli ultimi anni si sono spesso vantati sui quotidiani della trasparenza delle loro amministrazioni, introducendo leggi e regolamenti per normare la visibilità del loro operato. «Assistendo alle commissioni sul Piano regolatore di Muggia – dichiara Cristian Bacci degli Amici di Beppe Grillo Muggia – ci sarebbe piaciuto condividere le molte informazioni e l’ottimo lavoro degli uffici. Abbiamo fatto richiesta di poter videoregistrare gli incontri ma ci è stata negata».
La motivazione rimanda all’art. 24 del Regolamento del Consiglio comunale di Muggia che recita “Le registrazioni delle adunanze sono consentite ai fini della sola attività documentale istituzionale del Comune di Muggia” ed “è possibile la ripresa … nei soli casi in cui debba essere garantito il diritto di cronaca, dovuto a fatti ed episodi di rilevante attualità, da parte degli organi di informazione, iscritti al registro del tribunale competente per territorio, ai sensi della vigente normativa in materia, previa autorizzazione del Presidente del Consiglio comunale. …”.
«L’approvazione del Piano regolatore è di massima attualità per i cittadini – prosegue il grillino Emanuele Romano – considerato che le sedute sono pubbliche, il loro contenuto deve essere pubblico e reso disponibile al pubblico in qualsiasi forma, audio, video o scritta, e non appannaggio esclusivo dei presenti e degli organi di informazione. Questa non è trasparenza, ma opacità estrema».
Il Regolamento è in vigore dal 2004, la logica della scatola chiusa è trasversale ai partiti di destra e di sinistra. Modificare il regolamento e rendere pubbliche le videoregistrazioni, sia del Consiglio che delle commissioni, sarebbe un valore aggiunto enorme per la comunità. «Ogni cittadino che ha presentato delle opposizioni potrebbe ascoltare anche da casa propria il dibattito e le motivazioni dei dinieghi dell’amministrazione – aggiunge la pentastellata Erica Flego -. Peccato che, dagli atti pubblici, di tutto questo resterà una frase tipo “Opposizione numero uno, favorevoli, contrari, astenuti, respinta!”».
«In questi anni, in cui si parla tanto di spending review, si persevera a utilizzare tonnellate di carta, invece di rendere tutto pubblico e accessibile online – rincara il consigliere regionale Cristian Sergo -. Pare evidente che la “casta” non intenda cedere davanti le giuste recriminazioni anche dei loro stessi elettori. Anche a Muggia c’è bisogno di un’aria nuova e di un sindaco a 5 Stelle».