“Fa piacere finalmente sentire un’ammissione sul fatto che ci siano state delle criticità, visto che finora ci era stato detto che andava tutto bene”. Lo dichiara la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, dopo l’audizione in Commissione dell’assessore regionale ai trasporti, Graziano Pizzimenti, sul tema del trasporto pubblico scolastico.
“L’audizione ha confermato che le preoccupazioni principali riguardano i momenti di attesa nelle fermate più frequentate – aggiunge Dal Zovo -. È su questo aspetto che possiamo fare la differenza, sensibilizzando i ragazzi sui rischi e sulle regole da seguire per la sicurezza di tutti. Per quanto riguarda i mezzi, non capiamo perché qualche settimana fa il presidente Fedriga affermava che la soluzione dei pullman turistici non era percorribile in quanto non potevano transitare nei centri urbani, mentre oggi questo problema sembra non esserci”.
“L’assessore Pizzimenti – continua il capogruppo Cristian Sergo – ha tacciato di ‘castronate’ alcune uscite dell’opposizione. Evidentemente non erano tali le nostre istanze, quando suggerivamo di rivolgerci ai privati come supporto al trasporto pubblico locale. Oltre a questo, si dovrebbe ragionare su uno scaglionamento degli orari di ingresso non solo all’interno dello stesso istituto, ma anche organizzando le entrate tra le diverse scuole, in modo da evitare affollamenti alle fermate, vera criticità da gestire in questo momento”.
“La soluzione dei problemi – conclude Sergo – va trovata in maniera condivisa, coinvolgendo anche l’assessorato all’istruzione e tutti i soggetti interessati. Abbiamo fatto presente che le nuove previsioni per gennaio dicono che la didattica in presenza sia ‘almeno’ del 75%, il che significa che potrebbero esserci anche il 100% degli studenti. Speriamo che i piani che verranno presentati da qui a una settimana tengano conto anche di questo aspetto. Occorre trovare un punto di equilibrio tra le esigenze delle scuole, dei gestori e dei lavoratori del trasporto pubblico locale, oltre a quelle dei ragazzi e delle famiglie, ma tutti devono essere chiamati a fare la loro parte”.