“Non bisogna dimenticare che, oltre ai disagi delle famiglie senza scuolabus e dei Comuni impegnati a fronteggiare le maggiori spese per garantire quel servizio che la Tundo Spa ha dimostrato in tutta Italia di non riuscire a garantire, ci sono anche quelli degli autisti dipendenti della ditta che non vengono regolarmente pagati”. Lo afferma il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale. Cristian Sergo, dopo l’audizione dell’assessore Callari sul trasporto scolastico.
“Nel corso di quest’ultimo anno abbiamo richiamato l’attenzione su questo tema, perché è il motivo per cui il sistema degli appalti e delle gare per espletare servizi pubblici non funziona nel nostro Paese – aggiunge Sergo -. Le condizioni contrattuali e la rincorsa al massimo ribasso portano con sé la ricerca del risparmio sulla pelle dei lavoratori e di conseguenza sulla qualità del servizio”.
“In tutto questo, come società civile e come istituzioni dovremmo iniziare a ragionare sulla necessità e opportunità di proseguire sulla strada degli appalti esterni o se non sia il caso di sfruttare l’occasione per internalizzare un servizio pubblico sulla cui utilità sociale credo tutti convengano – spiega l’esponente M5S -. Ora che si sono garantiti gli spazi occupazionali agli enti locali e si contribuisce attivamente all’acquisto dei nuovi scuolabus, ha ancora senso pensare di gestire questo servizio con gare da 39 milioni in trentasei mesi?”.
“Prima di fare ulteriori passi che legheranno le nostre comunità per parecchi anni, sarebbe il caso di capire i costi e i benefici delle varie alternative possibili. Quella della gestione in proprio del servizio da far espletare a operai generici che, finite le corse degli scuolabus, possano dedicarsi ad altre funzioni all’interno del Comune è, a nostro avviso, quella da preferire. Costerà di più? – si chiede Sergo – È quello che vorremmo sapere, ma se deve costare di più di un servizio che non esiste, riteniamo sia una discussione fuorviante e volta solo a nascondere la polvere sotto ai tappeti”.