“Poco più di un mese fa, il 10 giugno scorso, la commissione di esperti chiamata a valutare i requisiti essenziali delle strutture ospedaliere per ottenere l’accreditamento, ha verbalizzato in modo ufficiale che l’area materno-infantile del presidio di Palmanova non è a norma dal punto di vista dei criteri strutturali e la Pediatria non ha un numero adeguato di posti letto per i piccoli pazienti. Non si tratta di una bocciatura di poco conto visto che l’accreditamento è il provvedimento con il quale si riconosce alle strutture già autorizzate lo status di potenziali erogatori di prestazioni sanitarie nell’ambito e per conto del Servizio Sanitario Nazionale”. A rivelarlo è il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Andrea Ussai che punta il dito contro una situazione che sta diventando ogni giorno più difficile.
“Il quadro è diventato estremamente critico da quando è stato chiuso il Punto nascita e la pediatria di Latisana. Nelle ultime 72 ore diversi bambini, infatti, sono stati trasportati a Palmanova per tutta una serie di urgenze che richiedevano la degenza in un reparto di Pediatria per poter essere adeguatamente trattate, tra queste alcuni casi di appendicite acuta. Alcuni di questi bambini erano in vacanza nella nostra regione con i loro genitori. Episodi facilmente prevedibili visto il periodo e il numero di pazienti che il presidio di Palmanova deve accogliere. Il risultato – aggiunge il portavoce del MoVimento 5 Stelle – è che ieri notte un bambino di Latisana con appendicite è stato trasportato a Udine in quanto l’ospedale di Palmanova aveva esaurito lo scarso numero di posti letto di cui possiede il reparto di pediatria, come appunto segnalato dalla commissione regionale per l’accreditamento regionale degli ospedali. Stessa destinazione per una donna incinta, sempre di Latisana, che, dopo essersi presentata al Pronto soccorso, è stata trasportata d’urgenza a Udine dove è stata sottoposta a taglio cesareo”.
Appare assolutamente evidente che la situazione non è sotto controllo come più volte ci è stato segnalato dall’assessore Telesca e dalla presidente Serracchiani, con i calcoli fatti sul numero di trasporti analizzati appena chiuso il punto nascita di Latisana. Come avevamo più volte segnalato non è stato preso in considerazione che durante il periodo estivo, il bacino di utenza dell’ospedale di Latisana aumenta di quasi dieci volte. La conclusione è che mentre l’area materno-infantile di Latisana, nuova e mai inaugurata aveva la capienza per reggere a questo numero di ricoveri, lo stesso non si può dire per Palmanova, visto che i bambini da Latisana-Lignano devono essere trasportati in ambulanza a Udine o in ospedali diversi da quelli della Bassa friulana.
“Si tratta di numerosi trasporti che riguardano tutte le prestazioni urgenti dell’area materno-infantile di Latisana e che sono da considerare rischiosi anche a causa del traffico particolarmente intenso in autostrada nel periodo estivo e per gli incidenti – purtroppo – sempre frequenti. Finora la giunta Serracchiani ha fatto spallucce, tirando dritta per la sua strada, sorda alle richieste dei cittadini e alle valutazioni degli esperti. Un errore molto grave per chi deve amministrare il Friuli Venezia Giulia, avendo come obiettivo primario – conclude Ussai – quello della tutela della salute dei sui abitanti”.