«Per la prima volta nel Friuli Venezia Giulia, grazie a Pd e Pdl, sarà possibile ottenere contributi fino a 200 mila euro per la costruzione di edifici da destinare a strutture ricettive. Altro che “consumo zero del suolo”. Ampliare, recuperare e ristrutturare non era sufficiente, bisognava inserire anche la possibilità di costruire, facendo un pasticcio tra nuove costruzioni e riqualificazioni urbanistiche nel settore turistico. Ecco quanto è accaduto durante la discussione delle “norme urgenti che delegano determinate funzioni contributive alle Camere di commercio, in precedenza attribuite all’Unioncamere Fvg”». Il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Cristian Sergo spiega come si possa infilare un provvedimento ad hoc all’interno di un ddl con finalità completamente diverse.
«Come MoVimento 5 Stelle abbiamo presentato un emendamento soppressivo per togliere questa disposizione inserita con un intervento durante l’unica seduta di commissione in cui si è illustrato e approvato il disegno di legge. Nella fretta è stata presentata anche questa norma sulla possibilità di ottenere contributi anche in caso di costruzione di nuove strutture. La giustificazione con cui la giunta Serracchiani non ha accolto l’emendamento – aggiunge il consigliere del M5S – risulta anche peggio del prevedibile: il vicepresidente infatti ha affermato che “le nuove costruzioni sono anche riuso del terreno e operazioni su comparti interi con cambio totale delle destinazioni d’uso e in tale sede possono essere fatti nuovi alberghi”».
«Corre l’obbligo di segnalare al vicepresidente della Regione che le leggi sia nazionali che regionali negli ultimi 40 anni distinguono chiaramente gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente e quelli di ristrutturazione urbanistica da quelli di “nuova costruzione”. Un pasticcio vero e proprio perché se nelle intenzioni dell’assessore ci dovesse essere la volontà di aiutare chi propone interventi di recupero edilizio, lui stesso ha ammesso che la norma potrà aiutare “anche” chi costruisce ex novo. Per questi motivi, coerenti con il nostro principio di voler salvaguardare il suolo e di voler puntare sull’efficientamento, la ristrutturazione e il recupero del nostro patrimonio edilizio esistente, abbiamo chiesto di privilegiare questi interventi».