Ieri in Consiglio regionale è stato approvato un emendamento alla legge regionale n. 20 del 2012 sul benessere animale che consentirà l’uso di gabbie di dimensioni inferiori a quanto dalla legge stessa previsto per gli uccelli destinati ai concorsi canori.
Questo emendamento va contro la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, che l’Italia ha sottoscritto, e a varie norme nazionali che disciplinano questo argomento. E lo fa in modo molto squallido. Se per gli uccelli è prevista la detenzione all’interno di gabbie di certe dimensioni, con questo emendamento si afferma invece che per queste povere bestiole si possano utilizzare gabbie di dimensioni inferiore, senza nemmeno specificare quali misure debbano avere le gabbie per il trasporto di questi uccelli.
Siamo di fronte ad un passo indietro clamoroso, fatto da un partito di maggioranza che da una parte emana leggi a tutela degli animali e per il loro benessere e dall’altra fa passare emendamenti di questo tenore, creando anche una fascia di uccelli di serie A, che merita di essere trattata meglio, e una fascia di serie B, che può benissimo abituarsi a stare in gabbiette più piccole.
C’è poi da aggiungere che, a nostro avviso, questo emendamento va contro l’orientamento espresso dalla Corte costituzionale che, più volte, si è espressa con condanne anche pesanti, nei confronti di chi ha inflitto sofferenze inutili agli uccellini, omettendo loro la possibilità di volare e di muoversi liberamente all’interno di una gabbia.
Tutto questo è avvenuto nella totale indifferenza della maggioranza, come se stessero votando se dare un contributo puntuale a uno piuttosto che all’altro, noncuranti di quello che significhi il loro semplice premere il bottone del “sì” e delle sofferenze a cui sono sottoposti gli animali. Indifferenza che è figlia della nostra convinzione di essere esseri superiori.
Da apprezzare invece per una volta il voto contrario della presidente della Regione Debora Serracchiani, anche se irrilevante dal punto di vista del risultato finale.
Abbiamo denunciato questa schifezza in Aula perché rimanga agli atti e perché non vogliamo essere corresponsabili di una simile brutalità. Non sono ammesse deroghe quando c’è di mezzo un altro essere vivente, sia esso a due o a quattro zampe.