“È sicuramente una settimana molto importante per chi, come noi, si batte per la tutela dell’ambiente”. Questo il commento dei consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle in Friuli Venezia Giulia, Cristian Sergo, Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella e Andrea Ussai, dopo le notizie degli ultimi giorni rispetto ad alcune questioni su cui si sono battuti. “Nel giorno in cui la proposta del M5S di inserire la tutela dell’ambiente e degli animali in Costituzione ha ricevuto il primo Sì al Senato, non possiamo che essere soddisfatti”.
“Prima la modifica di un tracciato del Campionato mondiale di trial che si terrà a Tolmezzo, quindi la modifica delle modalità della prima inchiesta pubblica tenutasi a San Vito al Tagliamento per l’ampliamento dell’industria Kronospan, infine la modifica della decisione di attivare una nuova presa acquedottistica sull’Arzino” sono gli aspetti che vedono la soddisfazione degli esponenti pentastellati. “Tutto questo significa che gli sforzi, che da otto anni a questa parte stiamo facendo, per far capire ai politici e all’opinione pubblica l’importanza della tutela ambientale e delle sue ricchezze iniziano a dare i loro frutti”.
“Siamo contenti che a San Vito al Tagliamento si sia tenuta la prima inchiesta pubblica della Regione e che le modalità da noi contestate e anche il luogo individuato dall’amministrazione comunale siano stati radicalmente cambiati” aggiungono i consiglieri M5S in merito alla vicenda Kronospan. “Il tutto si è trasformato in un momento di partecipazione alla vita pubblica dei cittadini, anche se purtroppo le modalità e la gestione iniziale hanno inficiato quello che doveva essere un momento di confronto, così come l’assenza della ditta non è stato un passaggio altrettanto positivo”.
“Quello che doveva essere un dibattito si è trasformato in una sorta di monologo, con oltre duecento persone presenti nell’auditorium, la cui capacità era limitata per le normative anti Covid-19, e cinquanta iscritti a parlare che hanno espresso i dubbi e le perplessità sull’ampliamento, senza che nessuno abbia voluto metterci la faccia a sostegno della realizzazione dell’opera. Non è così che dovrebbe svolgersi un’inchiesta pubblica – concludono i portavoce – ma, considerando che poteva andare molto peggio, portiamo a casa almeno questi risultati”.