«Basta con le menzogne, basta con questa squallida campagna denigratoria portata avanti dal PD e dalla presidente Serracchiani che, pur di attaccare il M5S, è disposto a strumentalizzare temi seri e delicati come i vaccini e la salute degli italiani. Di questo la Serracchiani se ne assumerà le responsabilità davanti al Paese. Noi lo diciamo chiaramente e una volta per tutte: il M5S non ha mai fatto campagne contro i vaccini e non c’è nessuna piattaforma “no vax”, come ha scritto recentemente il New York Times». Questo il commento del consigliere regionale del M5S Andrea Ussai (vice presidente della commissione Sanità) alle ultime dichiarazioni della presidente Serracchiani.
«La nostra posizione – continua – è chiara da sempre: per noi i vaccini sono essenziali e riteniamo che sia dovere e responsabilità di medici, pediatri e istituzioni fare in modo che sia garantita una elevata copertura vaccinale e che alle famiglie e a tutti i cittadini siano fornite informazioni scientificamente validate».
«Con la nostra interrogazione, incentrata sugli accertamenti per verificare lo stato immunitario degli operatori sanitari (morbillo, parotite, varicella e rosolia), abbiamo solamente chiesto di conoscere “le strategie complessive dell’Azienda sanitaria di Udine e se la stessa sia conseguente ad una direttiva regionale in materia”. Volevamo inoltre sapere – aggiunge il consigliere pentastellato – se fosse stato verificato il rispetto della circolare del Ministero della Salute n° 0010740. Da questa interrogazione Debora Serracchiani ha preso spunto per sostenere che il M5S Fvg fa disinformazione, sostituisce la scienza con la superstizione e rappresenta un pericolo per la salute dell’intera comunità. Affermazioni vergognose e strumentali».
«Dalla lettera arrivata ad alcuni operatori – chiarisce Ussai – poteva sembrare, infatti, che l’accertamento sierologico (pratica da noi dichiarata “invasiva” perché trattasi di prelievo del sangue e non di mere linee operative) fosse a tappeto per tutti gli operatori e prioritariamente per quelli che svolgono la loro attività a contatto con i bambini, ma senza differenziare – come previsto dalla Circolare Ministeriale – tra chi già possiede “documentazione scritta di avvenuta vaccinazione o malattia”. Ricordiamo poi alla presidente Serracchiani che la risposta ricevuta dell’assessore alla salute si concludeva con queste parole: “per quanto riguarda il quesito del consigliere Ussai la Direzione centrale salute porterà la problematica al tavolo tecnico degli specialisti nell’ottica di una ottimizzazione e omogeneizzazione dei comportamenti”».
«Sul suo blog Debora Serracchiani, inoltre, ha accomunato la nostra richiesta di chiarimenti sulla profilassi per gli operatori sanitari a un tema completamente estraneo: la mancata vaccinazione dei bambini da parte di un’infermiera che aveva operato a Codroipo! Per noi è inaccettabile l’accostamento, in malafede, a un fatto penalmente perseguibile».
«In conclusione chiediamo ai cittadini di non credere per partito preso a nessuno, ma di verificare di persona quanto scritto nella nostra interrogazione e nei verbali d’Aula o di guardare il video che è reperibile sul nostro canale YouTube.