“Prima di applicare un taglio lineare dell’1% alla spesa del personale della sanità vanno comprese le reali esigenze all’interno di ogni singola Azienda”. Lo ha affermato il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Andrea Ussai, durante l’audizione in III Commissione del vicepresidente della Regione e assessore alla salute, Riccardo Riccardi, proprio sul tema del costo del personale sanitario. “Ci sono strutture che presentano una cronica carenza di personale – ha aggiunto Ussai – e sarebbe quindi utile valutare il fabbisogno delle diverse Aziende sanitarie e l’esistenza di eventuali sprechi. A Trieste, ad esempio, tra il 2016 e il 2018 c’è già stata una riduzione di un centinaio di unità con un risparmio nel solo 2018 di oltre 1 milione di euro, aumentando nel contempo i servizi e le attività nelle sale operatorie. Il rischio, in questo caso, è che un ulteriore taglio di personale finisca per penalizzare le realtà virtuose e mettere unlteriormente in ginocchio la sanità pubblica”. “Già sul tema delle Risorse aggiuntive regionali, l’assessore Riccardi, dopo il giusto ascolto dei sindacati, ha cambiato direzione rispetto a una paventata riduzione degli stipendi. – ha ricordato l’esponente M5S – L’auspicio è che ci possa essere un approfondimento anche per quanto concerne l’ipotesi di tagli sul personale”. L’ultima valutazione, Ussai la dedica all’ipotesi di ricorso al privato: “È necessario che prima venga stabilito cosa fa il pubblico e come organizzare il servizio per poi eventualmente decidere se e cosa esternalizzare. L’assessore e la maggioranza sembrano invece volere utilizzare questa scorciatoia per ridurre il costo del personale. In questo modo infatti si disincentiva la sanità pubblica e, nel lungo periodo, aumentano i costi con l’affidamento di servizi a chi, oltre alla salute, ha come obiettivo il profitto”.
|
|
|