«La variante di Dignano è un’opera assurda. Solo così può essere definito un tunnel scavato sotto le abitazioni per poi ricollegarsi con il ponte sul Tagliamento vecchio di cent’anni attraverso una strada realizzata sul terrapieno in mezzo all’area golenale. Una totale follia che ha spinto, in pochissimo tempo, oltre 5500 persone a firmare contro la sua realizzazione che costerebbe l’ingente somma di 17 milioni di euro al chilometro». La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Ilaria Dal Zovo contesta duramente il progetto della variante di Dignano voluto dalla giunta Serracchiani.
«Secondo il piano di stralcio per l’assetto idrogeologico del Tagliamento, l’opera ricade interamente nell’area F ovvero in una zona in cui la pericolosità idraulica del fiume risulta molto elevata – aggiunge Dal Zovo -. Nel 1966 la zona interessata dal progetto venne allagata in seguito a una esondazione del fiume. Situazione che può verificarsi nuovamente, viste le condizioni climatiche in continuo mutamento e le bombe d’acqua sempre più regolari. Uno studio recente dell’Università di Trieste segnala, inoltre, che il traffico di camion è decisamente inferiore rispetto a quando è stato pensato il progetto: 194 mezzi pesanti contro i 669 previsti da Fvg strade Spa».
«Insieme ai cittadini di Dignano, estranei agli interessi politici ed economici in ballo, bisogna trovare, invece, una soluzione alternativa e sostenibile dal punto di vista ambientale– propone la portavoce M5S -. La giunta Serracchiani finora non ha risposto alle nostre interrogazioni e l’argomento in commissione è stato rinviato, però l’assessore Santoro ha trovato il tempo per promettere, a mezzo stampa, che l’appalto per la variante sarà pronto entro il 2014. Con quali soldi? Forse con quelli destinati allevecchie casse di espansione? – chiede Dal Zovo -. Sarebbe davvero paradossale che le risorse che sarebbero dovute servire per costruire opere di laminazione per salvaguardare la sicurezza idraulica di Latisana, ora vengano utilizzate per realizzare un’opera che incrementa la pericolosità idraulica e che aumenta il rischio per i cittadini di Latisana e di tutto il basso corso del fiume».
«L’assessore “dimenticando” la petizione contro l’opera depositata in Regione e bypassando le istanze presentate dai cittadini in occasione degli incontri legati alla realizzazione del Piano di rischio alluvionale in adeguamento alla direttiva europea, ha clamorosamente disatteso le aspettative di partecipazione democratica di migliaia di cittadini. Quale è il senso di costituire questi tavoli, coinvolgere i soggetti interessati, se poi nulla viene tenuto in considerazione?» si chiede ancora Ilaria Dal Zovo.
«Il MoVimento 5 Stelle anche in questo caso si batterà contro il consumo del territorio, contro lo spreco di risorse pubbliche per opere tanto faraoniche quanto inutili. Lasciamo che siano i cittadini del Friuli Venezia Giulia a decidere come vanno spesi i loro soldi. Ambiente violato, suolo consumato, cittadini inascoltati. Complimenti vivissimi alla giunta Serracchiani – conclude la consigliera del MoVimento 5 Stelle – che ogni giorno “mantiene” quanto promesso in campagna elettorale».
Chi ha dei dubbi può consultare il comunicato stampa della giunta Serracchiani del 21 maggio 2013 nel quale la presidente afferma testualmente: “Tuttavia appare privo di significato insistere acriticamente su alcune opere pensate e previste 20 o 30 anni fa, quali la viabilità ad est del torrente Torre, il raccordo autostradale Gemona-Cimpello-Sequals, la bretella di scorrimento veloce Palmanova-Manzano, la variante di Dignano”.