“E così, anche la variante di Dignano vede la luce. Sabato brinderanno e taglieranno nastri: noi non ci saremo e ringraziamo le amministrazioni per non averci invitato all’inaugurazione di un’opera che affronta un problema reale nella maniera sbagliata”. A dichiararlo è la capogruppo del MoVimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Ilaria Dal Zovo.
“A nulla sono valsi gli appelli e le richieste di sottoporre l’opera a Valutazione di impatto ambientale, dopo lo studio effettuato da esperti. Avevamo chiesto la VIA – ricorda Dal Zovo – per vedere le interferenze che l’opera poteva avere sul fiume Tagliamento e verificare che non ci fossero alternative possibili nella triaiettoria”.
“Avevamo chiesto di ascoltare le famiglie che abitano vicino all’opera, preoccupate per le loro case e la loro tranquillità. Anni e anni di sacrifici, per comperare una casa tranquilla per poi trovarsi il mostro sotto casa – aggiunge la capogruppo M5S -. Questi cittadini, in questi mesi, hanno subito di tutto: rumori e vibrazioni quando venivano inserite le colonne, danni alla casa, ricorso all’ospedale o ai medicinali per la paura e l’ansia. Ci sono stati periodi in cui hanno vissuto e dormito in roulotte, pur di non sentir tremare la loro casa sotto i piedi”.
“Ma la variante si doveva fare, così come da progetto, lì in quel preciso punto e chi se ne importa dei cittadini che abitano vicino. L’unica cosa di cui noi possiamo essere fieri è che mai il nome del gruppo consiliare del MoVimento 5 stelle potrà essere accostato a quell’opera. Ci siamo sempre dichiarati contrari, per motivi ambientali e di giustizia – rimarca Dal Zovo – Parliamo di 22 milioni di euro spesi per spostare i camion dal centro abitato. Non abbiamo mai detto che il problema non esiste, ma non è così che andava risolto. I camion non devono viaggiare su strada ma su ferro, soprattutto ora che il nostro pianeta è in affanno”.