«Anche sul Varma la Serracchiani si è rimangiata le promesse fatte ai cittadini. A novembre la presidente della Regione, durante un incontro pubblico, aveva annunciato l’intenzione di intraprendere le opportune azioni legali nei confronti della società gestrice dell’invaso, che non aveva provveduto ai lavori ordinari di sghiaiamento. Oggi in Aula la giunta Serracchiani ha bocciato invece il nostro ordine del giorno con il quale chiedevamo di attivare tutte le azioni di vigilanza e monitoraggio sugli obblighi a carico dei gestori di concessioni di questo tipo e di ricorrere alle vie legali nel caso di inadempimenti. Una bocciatura assurda che certamente non piacerà agli abitanti della Valcellina». La portavoce del MoVimento 5 Stelle, Eleonora Frattolin denuncia l’ennesimo voltafaccia dell’esecutivo regionale.
«Si tratta di una decisione incomprensibile anche perché è fondamentale che la Regione eserciti un’attività di controllo sull’adempimento degli obblighi a carico dei concessionari delle derivazioni idroelettriche e degli invasi – aggiunge Frattolin -. Il perdurare delle criticità nella transitabilità lungo la S.R. 251, nonché i conseguenti lavori di rialzo della strada con enormi costi per le casse pubbliche, sono anche il risultato, infatti, dell’inerzia dei soggetti che negli anni passati avrebbero dovuto provvedere ai necessari e continui lavori di sghiaiamento. Situazioni di grave disagio per la popolazione della Valcellina che non devono più ripresentarsi in futuro».
«Ciliegina sulla torta – aggiunge la portavoce M5S – oggi la giunta ha bocciato anche la nostra proposta di adeguare i canoni applicati alle concessioni. Gli importi derivanti dai canoni attualmente applicati risultano inferiori alla media applicata a livello nazionale nelle altre regioni italiane e a quella generalmente applicata a livello internazionale. Per questo – spiega Frattolin – abbiamo chiesto alla giunta Serracchiani di rivederne l’importo affinché – dopo la loro rideterminazione in aumento – gli stessi siano equiparabili a quelli applicati a livello internazionale».
«È del tutto irragionevole, infatti, applicare dei valori di oneri così bassi in un settore dalle ricadute su fattori ambientali imprescindibili, nonché dagli elevati utili di impresa legati allo sfruttamento idroelettrico di questa risorsa così delicata. Ma evidentemente – conclude la consigliera del MoVimento Stelle – alla giunta Serracchiani non interessa aumentare le entrate regionali, e quindi i soldi, a disposizione dei cittadini. L’importante è non toccare gli interessi dei grandi gestori elettrici»