Ci sorprende la reazione dell’assessore Santoro che evidentemente punta sul vivo ha cercato un goffo tentativo di difesa. Goffo in quanto – come al solito – accusa noi di mentire, mentre lei è la prima a divulgare dati falsi.
Come abbiamo avuto modo di spiegare lunedì, che siano previsti milioni di euro per questa tratta nessuno lo mette in dubbio. L’assessore si sbaglia però su quanti sarebbero previsti: non sono 150 come afferma ma ben 250 milioni. Dato su cui era inciampato anche il ministro Del Rio, annunciando stanziamenti prima di 150 poi di 200 milioni. Confusione che mette in evidenza quanto anche lui non abbia letto bene il contratto!
Infatti, nella sua precedente visita a Trieste, lo scorso 14 aprile, il ministro Del Rio aveva parlato infatti di “ulteriori 150 milioni di euro” previsti per la velocizzazione della tratta. Poi non contento è tornato a Trieste a due settimane dal voto e ha annunciato lo stanziamento di 200 milioni, supportato anche dalla presidente Serracchiani che “ha spiegato” come fossero stati allocati proprio il 14 aprile ulteriori 200 milioni. Se la matematica non è un’opinione con tutti questi milioni dovremmo già avere una copertura di 400 milioni di euro e sembrerebbero tutti stanziamenti freschi.
In realtà, non è così. Come detto per velocizzare la Venezia-Trieste, cosa che secondo la Serracchiani doveva esser realizzata entro il 2016 (ma di questo l’assessore Santoro non dice nulla), fino al 2015 c’erano già disponibili 111 milioni, tra questi anche i 50 milioni di fondi europei non utilizzati (anche su questo l’assessore non dice nulla). Ma proprio nel contratto di programma 2012-2016 stipulato nell’agosto 2014 e approvato dal Cipe con delibera 112/2015 dello scorso dicembre erano “previsti”, quindi non “stanziati” i 70 milioni per il raddoppio di Bivio San Polo e 19 per la Trieste-Divaca.
Peccato che nel nuovo aggiornamento siglato il 29 aprile 2016 sia prevista la sola copertura di 50 milioni (confermati questi sì dall’assessore) e la previsione di spesa di 250 milioni di euro, ma i fondi a copertura del nodo monfalconese sono rimasti pari a zero (pure in questo caso l’assessore non ha detto nulla).
Infatti, prevedere è un conto, stanziare è un altro.
Perché, in verità, di milioni previsti ce ne sarebbero 1750, ma ancor oggi non si sa e non si vuol dire per cosa verranno spesi e quando. Impegnare soldi per opere che non si realizzeranno nemmeno in Provincia di Trieste, senza nemmeno presentare i progetti preliminari non ha alcun senso, se non quello di realizzare un bello spot elettorale per sostenere un sindaco uscente (uscito) in evidente difficoltà.
Ecco perché facendo le dovute somme non c’è nessun nuovo stanziamento di 150 milioni, come afferma l’assessore Santoro, ma semmai di fondi “freschi” ne verrebbero stanziati zero stando alle dichiarazioni dell’assessore, 50 stando alle dichiarazioni del ministro oppure 100 stando alle “previsioni” di RFI, già smentite in passato.
Si mettessero pure d’accordo tra di loro ma c’è una leggera differenza rispetto a quanto annunciato in campagna elettorale, “basta consultare” una calcolatrice per scoprirlo!