«Dopo due anni e mezzo di battaglie politiche e di pressing asfissiante sulla giunta Serracchiani, siamo riusciti a far approvare una proposta di legge di sostegno al reddito nel Friuli Venezia Giulia. Si tratta della prima misura concreta approvata da una regione italiana. Simile a quelle che ritroviamo in tutta Europa, tranne – purtroppo – in Grecia e nel nostro Paese. Siamo soddisfatti e orgogliosi per questo risultato che permetterà a molti nostri concittadini e a molti piccoli imprenditori di guardare al futuro con maggiore speranza».
Oggi si è concretizzata finalmente una delle battaglie storiche del MoVimento 5 Stelle che solo il mese scorso ha radunato in Umbria più di 50 mila persone in occasione della marcia Perugia-Assisi per il reddito minimo. Per questo il gruppo del M5S in Consiglio regionale ha deciso di votare a favore della proposta di legge riguardante le “misure di inclusione attiva e sostegno al reddito”.
«Oggi il Consiglio ha licenziato un provvedimento che prevede, infatti, una serie di interventi integrati volti a contrastare la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale. Allo stesso tempo, favorendo la promozione delle condizioni che rendono effettivo il diritto al lavoro e alla formazione, potranno essere realizzate delle politiche finalizzate al sostegno economico e all’inserimento sociale di tutti i soggetti in pericolo di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro».
«Siamo di fronte, a tutti gli effetti, a un’azione di “workfare” – spiegano i portavoce del M5S – che si differenzia da una misura assistenziale perché chi farà domanda, dovrà anche rendersi disponibile a espletare attività utili per la comunità, pena la decadenza dal beneficio. Siamo convinti che l’erogazione di queste importanti risorse potrà garantire un beneficio anche alle nostre imprese, soprattutto quelle commerciali, che in questi anni hanno visto molte aziende del settore chiudere i battenti per la contrazione dei consumi e della domanda interna».
«Abbiamo approvato – è vero – una misura ancora sperimentale. Da oggi la sfida che ci attende è quella di proporre aggiustamenti che potranno essere inseriti nel regolamento, aumentando o restringendo la platea dei beneficiari, ritoccando le soglie Isee previste per l’accesso, gli obblighi dei beneficiari, l’importo massimo erogabile e i controlli previsti. Per noi del MoVimento 5 Stelle, cittadini impegnati nelle istituzioni, l’impegno – concludono – resta infatti sempre lo stesso: “nessuno deve rimanere indietro”».