VOGLIAMO SAPERE PERCHÉ’ LA SERRACCHIANI FAVORISCE UNA STRUTTURA PRIVATA A DISCAPITO DI QUELLE PUBBLICHE

Alcuni mesi fa il “Gruppo tecnico per le disabilità dell’età evolutiva” ha affermato che circa la metà del totale dei ricoveri per disabilità infantile nella Regione viene effettuata presso l’Irccs Eugenio Medea “La Nostra Famiglia”. «Il Gruppo tecnico ha messo in evidenza un elevato numero di ricoveri per disturbi del linguaggio, disturbi di carattere sensoriale e ritardo mentale. Tutte attività di tipo valutativo o diagnostiche, in gran parte riconducibili ad attività ambulatoriale – spiega il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Andrea Ussai, che su questo caso ha appena depositato una interrogazione. È stata inoltre segnalata una sproporzione di tali richieste diagnostiche rispetto a quelle effettuate dalle cliniche di pediatria e neuropsichiatria infantile di Trieste e Udine dove, in prima battuta, vengono ricoverati i pazienti con patologie severe. Una sproporzione che lascia dei dubbi sulla corretta indicazione clinica ».

«Non possiamo poi dimenticare che, in ogni caso, le istanze di ricovero sono proposte dalla stessa Irccs Eugenio Medea e non derivano da invii dei reparti pediatrici e neuropsichiatrici regionali. Certo – sottolinea Ussai – “La Nostra Famiglia” è una ricchezza nell’offerta socio-sanitaria ma deve assolutamente integrarsi con i servizi già svolti dalle strutture pubbliche della Regione, senza creare duplicazioni inefficienti e costose. In un periodo di riduzione dei posti letto e di carenza di risorse a disposizione degli ospedali e degli istituti di ricerca pubblici, non è tollerabile favorire una struttura privata e per di più attivando posti letto inappropriati».

«Secondo il Gruppo di lavoro “la sede più idonea per il trattamento delle disabilità è rappresentata dai servizi territoriali”, quindi a casa o in ambulatorio. Preoccupa invece – ribadisce Ussai – il perpetuarsi di un modello di riabilitazione ancora prevalentemente centrato sul ricovero ospedaliero».

«La Giunta Serracchiani deve tenere nella giusta considerazione la relazione conclusiva del Gruppo tecnico – attacca il portavoce del M5S. Per questo deve spiegare quali provvedimenti l’esecutivo regionale intenda assumere rispetto all’attivazione dei posti letto ordinari di neuro-riabilitazione e sul mantenimento dei posti letto attuali. È veramente grave, infatti, che la Giunta abbia deliberato il raddoppio dei posti letto – in tutto 20 – presso una struttura privata, stante la mancanza di una raccolta sistematica di dati epidemiologici, di attività e utenza, sulle disabilità infantili in Friuli Venezia Giulia e in assenza del parere di appropriatezza favorevole del gruppo tecnico».

«Va fatta luce inoltre sul fatto che l’attività ospedaliera, effettuata in via sperimentale dal 2006 per un periodo di 18 mesi dall’Irccs Eugenio Medea, sia in realtà proseguita sino alla fine del 2014. Fatto questo che ha comportato una spesa annua per la Regione di circa 1,2 milioni di euro! La giunta Serracchiani deve anche spiegare perché la Regione ha omesso le verifiche in merito all’appropriatezza dei ricoveri, introducendole solamente nel 2014”. Il portavoce del M5S aspetta risposte precise: “Sono state attivate verifiche puntuali volte a chiarire la sproporzione di accertamenti diagnostici richiesti dall’Unità per le disabilità gravi in età evolutiva (Udgee) ed eseguite in regime di ricovero, rispetto a quelli richiesti dalle Cliniche Pediatriche e Neuropsichiatriche Infantili di Trieste e Udine? Quali procedure sono state attivate dalle Strutture regionali competenti per verificare l’eventuale sussistenza di irregolarità nel ricorso al day hospital, per prestazioni eseguibili anche in regime ambulatoriale?».

«Su tutte queste criticità il silenzio dell’assessore Telesca è totale. Un silenzio – conclude Ussai – che abbraccia sia le molte perplessità sollevate dal Gruppo tecnico sia la scelta di mantenere o no i posti letto programmati».