Voto positivo del MoVimento 5 Stelle alla risoluzione redatta come documento conclusivo della Sessione europea, approvato all’unanimità dall’aula di piazza Oberdan.
“Siamo contenti che anche con il nostro contributo la maggioranza abbia cambiato le proprie considerazioni sull’agricoltura biologica, soprattutto in merito agli orientamenti dei consumatori – commenta il capogruppo pentastellato, Cristian Sergo -. Secondo l’associazione italiana agricoltura biologica regionale, l’acquisto di prodotti biologici è cresciuto quasi del 20% durante la pandemia, a conferma che l’opinione pubblica ha colto l’obiettivo di andare verso la sostenibilità, a partire da ciò che mangiamo. Altri nostri spunti relativi alla pesca, alla regolamentazione dei trasporti, all’istituzione della zona logistica semplificata o alla tracciabilità dei prodotti, su cui ci siamo espressi sia recentemente che nei mesi scorsi, sono diventati parte integrante del documento”.
“Da una nostra proposta nasce anche il riconoscimento del principio di giustizia intergenerazionale – ha concluso il capogruppo pentastellato -. Si è parlato spesso di valutare l’azione legislativa anche sulla base delle conseguenze delle politiche pubbliche per le generazioni future, e questo è un impegno importante per passare dalle parole ai fatti”.
“Lo scenario attuale in Friuli Venezia Giulia non è positivo. In una Regione che ha puntato molto sui servizi e che subisce da anni il rallentamento industriale la pandemia ha dato la spallata definitiva – ha sottolineato il consigliere Mauro Capozzella -. A partire dalla crisi del 2008, si sono creati nodi strutturali, che si manifestano in tutta la loro gravità oggi, in una situazione di disoccupazione, emigrazione di giovani verso altre regioni o all’estero, ma anche di difficoltà per molte aziende di reperire manodopera. La pandemia ha poi amplificato ulteriormente questi problemi, mettendo in crisi settori quali commercio, turismo e attività culturali e ricreative, le poche che ancora davano uno slancio all’economia regionale”.
“Il PNRR è una grande opportunità di utilizzo di risorse per intervenire su questi nodi strutturali e la Regione può certamente esercitare un ruolo, con l’obiettivo di creare un contesto adatto allo sviluppo di attività imprenditoriali, nazionali e internazionali. Ma per farlo – ha affermato il consigliere M5S – vanno esaminate le esigenze e le opportunità che il territorio offre. Come si è evinto negli ultimi anni, gli interventi a pioggia non sono risolutivi e, se da un lato è dovere delle istituzioni venire incontro alle fasce più colpite e arginare la nuova povertà, dall’altro, per un recupero reale e non solo annunciato, bisogna che nei prossimi anni si investa sui settori che realmente possono giocare una partita a livello economico”.